2 settimane fa
martedì 10 marzo 2009
" ... disinvolti esercizi di impudenza ..."
Così ecco che arranco con un primo post ... Con il quale mi sembra doveroso spiegare quale oscura allusione nasconda il titolo che - dopo una buona mezz'ora di brancolio completo - mi è follemente spuntato sulla punta delle dita ...
Ecco, allora, i Tre Morsi In Forma Di Pera sono esattamente quello che dice il nome: tre assaggi. Tre "disinvolti esercizi di impudenza" musicale creati dal genio fuori di testa di Erik Satie esattamente nel Settembre del 1903.
Niente di rivelatorio fin qui.
C'è un aspetto, anzi no, l' Aspetto, di questa raccolta che potrebbe spiegare perchè ci ho visto una possibile -anche se vagamente cacofonica- metafora di quello che stiamo provando a fare con questo corso di informatica. Perchè questi Tre Morsi non sono affatto morsi in solitudine, non sono tre morsi casuali, scritti per le semplici e solite dieci dita ... sono Tre Morsi condivisi, in comune, un pezzetto a me ed uno a te, e la Pera la teniamo non con dieci ma con ben venti dita ... insomma, ed ora mi spiego, si tratta di una raccolta di pezzi a quattro mani per pianoforte ...
Suonare con qualcuno è la cosa più bella che possa capitarti. Perchè?
In fondo si tratta di condividere. Di essere insieme dentro a qualcosa, di costruirla insieme, di sfogliarla, morderla, suonarla e viverla a metà. Dunque quando ho pensato a cosa richiedesse realmente il compito assegnatoci in questo corso, dopo una lunga riflessione che mi ha lentamente e gradualmente distolto dalla tentazione di associarmi allo "zoccolo duro", dopo qualche momento di ansia - che però è il mio stato fisiologico, quindi niente paura - ho associato istintivamente questi aspetti: condivisione di idee attraverso la rete (?) e condivisione di emozioni attraverso la musica.
Ho detto che la metafora è cacofonica. Infatti, nonostante l'ispirazione improvvisa che spero risulti chiaramente folle, torno in me e realizzo che ho delle grosse riserve ad accostare Musica e rete, anche solo come associazione di idee .... Insomma, emozione vera contro mera tecnologia. Scusate la vena romantico-conservativa-oscurantista, ma proprio non mi sconfinfera ...
E restando in tema: si sarà forse notato il question mark che segue la presunta condivisione di idee attraverso la rete ... be', parla per me: ecco a voi una vera scettica del web, è una razza rara probabilmente, ma qualche esemplare si trova ancora ... Insomma, per chiarire: sono tra quei malati mentali che conservano i quaderni di scuola per secoli perchè "potrebbero servire" (chissà quando) anche se occupano spazio, prendono polvere e si rivelano immancabilmente inutili (tranquillizzatevi, però: non ho nessuna visione di me che li mostro ai miei virtuali figli in un futuro allucinante ...): come potrei essere una che vive e respira col computer? Inoltre - non è finita - sono una sostenitrice della parola scritta: a penna.
Ecco. Speriamo che questa esperienza mi faccia almeno ricredere!
Insomma, ho detto tanto - sono logorroica quando scrivo - ma quasi niente di quello che volevo. Capita sempre così.
La cosa importante era invogliare a cercare qualcosa di Satie, magari proprio la raccolta incriminata. E' uno degli autori più geniali della storia ...
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Oh la mia amica logorroica!
RispondiEliminaCome sta andando questa tua prima esperienza nella rete? Oh mia musa della carta stamapata e della parola scritta, la cosa importante è vivere Internet come una possibilità in più, non come un attentato ai libri e ai vecchi quaderni!
Non è necessario rinunciare alla vita reale se ti iscrivi ad un Social Network...
E poi, anche con tutte le comodità del computer, riusciremmo mai noi inguaribili romantiche a rinunciare al fruscio delle pagine e all'odorino dell'inchiostro? O all'emozione delle nostre 20 dita sul pianoforte...
Lys Noir
Ciao non sapevo che ci fosse qualcun'altro che ascoltasse Erik Satie! Io sto diventando una fanatica di Gymnopédies N°1 e Gnossienne. L'unica cosa che mi permette di resistere al Balboni!
RispondiEliminaComplimenti per il blog;)
Eve complimenti!
RispondiEliminaveramente un blog fatto bene, anche dal punto di vista scenografico!!
un saluto
Davvero!concordo!è proprio un piacere per gli occhi questo blog!
RispondiEliminaun bacio
Satie...è una delle suonerie in dotazione del mio Nokia. L'ultima volta che l'ho sentita il cellulare ha squillato per la telefonata più triste della mia vita...e non sono più riuscita ad ascoltarlo.
RispondiEliminaviaggioalterminedellanotte
Eveeee!Ciao!! Io di Satie non conosco un fico secco ma credo che appena rimetterò in moto il mio arto inferiore andrò a cercare qualche sua opera!!! Cmq tranquilla, anche io ho i quaderni delle elementari nei quali ancora cerco qualcosa che un giorno potrebbe essere utile!! Follia allo stato puro direi!! Mi sa che un giorno prenderò tutta quella carta e la porto al macero, per farla reciclare,almeno un' utilità quella carta la trova e aggiungo che è anche una nobile utilità poichè,forse, eviterà l'abbattimento di qualche albero x fare nuovi quaderni!!Concludo dicendo...W LA CARTA E LA PENNA STILOGRAFICA CON L'INCHOSTRO NERO!!!!E concludendo davvero ti dico...bel blog...mi piace!! Hai la mia benedizione!^0^
RispondiElimina1 bacione grosso grosso Ali