“Mi chiamo Erik Satie, come chiunque”
(Erik Satie)

giovedì 9 aprile 2009

Morceau III. L'emicrania


L' EMICRANIA (migraine) è un tipo di mal di testa che tutti ben conosciamo; è classificato come primario, ovvero in cui il sintomo principale è proprio il dolore alla testa, senza che questo possa essere attribuito a cause note. Oltre a tutto ciò che tutti sappiamo riguardo ad un disturbo che interessa una grossa fetta di popolazione (il 12% degli adulti) tra cui non mancano bambini ed adolescenti, ho trovato qualche notizia che mi è parsa curiosa ed interessante, e qualche altra (solo una per la verità) incoraggiante. Dunque, tutti sanno che:

esistono due tipi di emicrania:

  1. Emicrania classica o con aura (classic migraine/migraine with aura): è preceduta da un'insieme di sintomi neurologici, detti "aura", che comprendono allucinazioni, visioni, nausea, vertigini, intorpidimento, difficoltà di concentrazione e di comunicazione. L'aura precede l'isorgere del dolore vero e proprio, che dura qualche ora e non è accompagnato da nausea o vertigini, ma da fotofobia e fonofobia.
  2. Emicrania comune o priva di aura (migraine without aura). Questa forma non è preceduta da aura, dura molte ore o giorni ed è accompagnata da nausea, vertigini, fotofobia o fonofonia.
Ma forse non tutti (io non lo sapevo!) sanno ...

...What's Migraine? Schürks M. Nervenarzt. 2009 Mar 27.
L'Emicrania è un disturbo multifattoriale ed eterogeneo, i cui criteri diagnostici sono stati definiti dalla International Headache Society, benchè in realtà in forma di semplici criteri identificativi, in quanto i sintomi sono molto variabili da soggetto a soggetto. Si concorda oggi nell'attribuire le cause dell'insorgenza del dolore ad eventi sia neurologici che vascolari, come la depressione corticale diffusa (cortical spreading depression), l'attivazione dei centri ipotalamici e l'accentuata vasoreattività. Benchè sia ormai accertata la componente genetica, non sono stati ancora isolati i geni che concorrerebbero alla predisposizione alla patologia. La diffusione del disturbo, insieme alla varietà di età e sesso dei pazienti, indica una marcata influenza da parte di fattori ambientali ed epigenetici.
Recentissimi studi hanno portato alla luce numerosi fattori di rischio per lo slittamento da emicrania episodica verso la chronic migraine, CM, tra cui basso livello di istruzione, basso reddito annuo, obesità, ritmi di vita frenetici, abuso di oppiacei e barbiturici.
Altri studi si sono focalizzati nell'indagare possibili correlazioni tra emicrania e disturbi metabolici, come resistenza all'isulina, obesità ed ipertensione, che smbrano essere più frequenti in pazienti che soffrono di emicrania.

Psychiatric disorders and headache familial recurrence.
Galli F, Canzano L, Scalisi TG, Guidetti V. J Headache Pain. 2009 Apr 8.
L'emicrania è molto frequente nei bambini, i quali soffrono in particolare di emicrania comune, con attacchi accompagnati da nausea e dalla durata estremamente variabile (da 1 a 72 ore). Ricercatori italiani hanno studiato le relazioni tra le sindromi di emicrania nei bambini e i disturbi psichiatrici nei genitori. In effetti, è stata evidenziata una significativa corrispondenza in quanto la maggior parte dei bambini con emicrania aveva almeno un individuo in famiglia con sindromi psichiatriche, sopratutto correlate a disturbi dell'umore ed ansia. Inoltre, è risultato anche che bambini con genitori che soffrono di emicrania sviluppano a loro volta disturbi psichiatrici con più probabilità rispetto agli altri.

In effetti, pare comprovata l'associazione tra emicrania (in particolare quella con aura) e depressione, a tutte le età. Altri studi condotti in centri di ricerca asiatici evidenziano la correlazione tra il desiderio di suicidio negli adolescenti e la presenza di sindromi di emicrania.

Treatment of migraine attaks by compression of temporal superficial arteries
Cianchetti C, Cianchetti ME, Pisano T, Hmaidan Y
Clinical Section of Neuropsichiatria Infantile, Azienda Ospedaliero-Universitaria, Cagliari, Italy.

Un altro studio condotto in Italia è giunto a dimostrare che un semplice espediente per eliminare o ridurre il dolore durante gli attacchi di emicrania consisterebbe nel comprimere per un certo intervallo di tempo le arterie del cuoio capelluto. Questa conclusione riapre l'indagine sulle cause della malattia.

Le difficoltà nel prevenire l'insorgenza di emicrania risiede sostanzialmente nella grande varietà di tipologie sintomatiche con cui questa si manifesta. Trial clinici sono ritenuti dunque inutili, in quanto le possibili terapie devono variare da paziente a paziente in base all'ossevazione dei sintomi manifesti.




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